#29.1 UN SUONO (QUASI) PERFETTO

Il finissage della mostra Interazioni di Andrea Alkin Reggioli (23 febbraio – 25 marzo 2023) darà l’opportunità di vedere applicato ad un altro contesto il percorso creativo espresso dall’artista (osservare e analizzare, capire e razionalizzare, creare e costruire).

Il progetto Choice of wood in musical instruments: Italian red spruce and traditional mandolins – che ha portato alla realizzazione dei mandolini in mostra a Manifiesto Blanco in questa occasione – è stato finanziato dalla World Wood Day Foundation nel 2019. Il progetto è stato sviluppato da Martino Quintavalla (ingegnere dei materiali, ricercatore, liutaio e docente di acustica alla Civica scuola di liuteria del Comune di Milano), Federico Gabrielli (liutaio, restauratore di strumenti antichi e docente presso l’Università di Cremona) e Claudio Canevari (ricercatore, co-fondatore ed ex insegnante della Civica scuola di liuteria del Comune di Milano).

Il mandolino è uno strumento musicale a 8 corde, tipico della tradizione italiana. Sebbene nell’immaginario collettivo sia legato alla tradizione partenopea, questo strumento compare nella prima metà del ‘600 in area lombarda, più probabilmente milanese. Diversi compositori, anche molto famosi come Vivaldi, Hummel e Beethoven, hanno composto musica per mandolino. La tradizione mandolinistica italiana continua ancora oggi, grazie a numerosi interpreti internazionalmente applauditi, tra i quali Carlo Aonzo.

Questo progetto ha 3 obiettivi: 1) analizzare le caratteristiche che rendono il legno di abete italiano particolarmente adatto per la realizzazione degli strumenti musicali, 2) capire e razionalizzare l’acustica dei mandolini classici italiani e 3) costruire un mandolino sulla base delle nuove conoscenze acustiche acquisite. Il progetto è terminato nel 2020 con la realizzazione di 4 mandolini apparentemente molto simili tra loro ma in realtà con suoni molto diversi che rispecchiano le particolari scelte tecnologiche e scientifiche adottate nella costruzione.

A partire da questi risultati, Martino e Federico, in collaborazione con Carlo Aonzo (mandolinista di fama internazionale e Docente di mandolino al conservatorio di Ferrara) hanno successivamente progettato e realizzato il Mandolino PeRfetto, che non è un mandolino veramente perfetto (che non può esistere) ma un tentativo di fare il meglio possibile, grazie alle conoscenze attualmente disponibili. Questo mandolino, insieme agli altri del progetto, sarà presentato durante la serata del finissage.
Il mandolinista concertista di fama internazionale Carlo Aonzo eseguirà un programma estemporaneo ispirato all’ambientazione della galleria facendo ascoltare questo strumento di alta liuteria. L’affresco sonoro prevede l’uso dell’effettistica con incursioni dal moderno al barocco (Bach, Hendrix, Metheny, Calace, bluegrass, swing …) senza soluzione di continuità in un excursus virtuosistico ed espressivo dove il mandolino italiano è protagonista. all’ennesima potenza.