14# IL GIARDINO SEGRETO \ Kika Bohr+Mercedes Cuman+Rossella Roli

Manifiesto Blanco presenta al pubblico una nuova esperienza espositiva: una mostra collettiva, nata spontaneamente da tre artiste legate da amicizia ed esperienzecomuni, incentrata sul tema del“giardino segreto”;le opere create da KikaBohr, Mercedes Cuman e Rossella Roli intendono raccontare – attraverso le forme espressive più consone a ciascuna – quel “luogo” che custodisce il sentire più intimo e personale di ognuno.

KikaBohr presenta tre sculture-installazioni che prendono vita da altrettante, differenti situazioni nelle quali l’individuo si trova a confrontarsi con l’altro da sé; e raccontano del rapporto tra l’autrice e gli altri, intesi come il dispiegarsi delle generazioni passate, quelle future e quelle a lei contemporanee. La prima opera (Totem) indaga quindi il rapporto con i propri antenati, qui specificamente i nonni, con riferimento chiaro al concetto dei “lari” latini. La seconda installazione (Le madri snaturate) prende in considerazione il tema della discendenza, del rapporto con le generazioni che vengono dopo di noi. La terza (A & E) si riferisce ai rapporti interpersonali, quando si oltrepassa la soglia del proprio io: interagendo con un partner, un amico, un interlocutore in una conversazione, spesso è difficile capire se si tratti di un monologo o se si sia aperta una porta di comunicazione, se ci sia stato dialogo.

Mercedes Cuman raggiunge nei suoi diorami la “mise en scène” di sogni diversi, nei quali ci si inoltra in piccole scene di foreste e giardini fiabeschi abitati da elementi ed esseri surreali o mitologici. Il quotidiano cerca la forza dell’immaginazione per superare una realtà amorfa: questi box sono luoghi che si posizionano tra sogno e realtà, rappresentazioni dell’immaginazione concretizzata in scena teatrale, personali “fantasie” trasformate in spettacoli ideali, narrazioni libere ambientate in quel luogo che è mistero, che raccoglie paure e coraggio, giardino segreto da attraversare come rigenerazione. La partecipazione della Cuman alla mostra è poi completata da un libro d’artista.

Rossella Roli propone invecealcune opere tratte daun segmento ben preciso del proprio percorso di ricerca, quelle “valigie esistenziali” che hanno caratterizzato in modo assoluto la prima fase della sua opera, piccoli contenitori che raccolgono elementi-simbolo personali o sociali, ciascuno uno spazio dove conservare e tutelare memoria. Le tematiche-chiave che attraversano tutta la produzione della Roli si ripresentano nel secondo tempo della sua ricerca in alcune serie di disegni: inRivolgimenti, nella struttura del disegno onirico si incastonano frammenti di fotografie antiche (a partire da ricordi di storia familiare, d’infanzia e di adolescenza) e citazioni di testi ritagliati su misura dalla letteratura psicoanalitica o femminista. Nella serie Intervalli, un’altra tematica ricorrente – una natura ancestrale dalla potenza vitale inquietante, che oscilla tra il fiabesco e il terrifico – è accentuata dalla rappresentazione di alberi senza radici che poggiano su un terreno in movimento, di figure che rimandano a forme di vita preistoriche. La più recente espressione del disegno dell’autrice, le Stratigrafie, mostra in modo forte il suo rapporto con l’esperienza grafica: forme essenziali, embrionali, in divenire, scandite da numeri, rivelano una necessità esistenziale di delimitare la sua ricerca, di creare un argine ad una natura refrattaria al controllo.